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RIFLESSI VISCERALI e la COLONNA DORSALE.

  • Immagine del redattore: alessiofacchini198
    alessiofacchini198
  • 13 mag 2023
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 3 mar 2024

Le sollecitazioni meccaniche, la tensione muscolare, le discopatie e le problematiche articolari non sono le uniche possibili cause di dolore e di rigidità a livello della schiena.

In questo articolo mi soffermerò nello specifico su quali siano le tipologie di condizioni organiche (patologiche e non) ad avere influenza sul dorso.



Diversi studi autorevoli dimostrano ormai il collegamento tra lo stato di salute dei visceri ed il mal di schiena.


Nell'articolo precedente ho presentato in generale il trattamento osteopatico viscerale spiegandone le basi ed il perché possa essere un'integrazione terapeutica utile.

Rappresenta la premessa per capire quanto segue, perciò ti consiglio di cominciare da lì o di leggerlo in seguito: Osteopatia e problematiche viscerali.


Qui troverai invece un approfondimento sui condizionamenti riflessi che agiscono sulle vertebre dorsali.



I "campanelli d'allarme" per stabilire la presenza di un contesto di tipo viscerale:

Le cause di una dorsalgia possono essere meccaniche oppure "riflesse". In entrambi i casi la localizzazione dei disturbi sarà tendenzialmente la stessa.


Le zone coinvolte ed i sintomi più frequentemente lamentati sono:

  • mancanza di mobilità della parte centrale della schiena;

  • tensione della muscolatura a livello delle scapole, delle spalle e del collo;

  • eventuale comparsa di mal di testa frequenti, episodi di nausea e giramenti;


dolore colonna

Ma allora quali sono gli "indizi" che potrebbero spingere l'Osteopata a ipotizzare un'origine riflessa già in fase di colloquio con il paziente?


Ecco i principali:


1) il racconto di una persistenza delle problematiche in passato nonostante:

  • trattamenti ripetuti di schiena, collo o spalle;

  • modalità di approccio diverse a livello locale;


2) mancanza di correlazione tra la sintomatologia e quello che è stato fatto nel quotidiano. Non si nota perciò una coerenza tra la presenza del dolore e:

  • movimenti specifici o ripetuti;

  • posizioni assunte;

  • attività svolte;


3) presenza in anamnesi di patologie o di alterata funzionalità organica. Ad esempio:

  • problemi cardiaci;

  • stati prolungati o ripetuti di sofferenza respiratoria;

  • difficoltà cronica di digestione;

  • reflusso gastro-esofageo;

  • sovraccarico del fegato o patologie epatiche;

  • disfunzioni di milza, pancreas o cistifellea;


4) aumento ricorrente della sintomatologia in momenti specifici della giornata:

  • orario notturno (indipendentemente dalle posizioni assunte dormendo);

  • dopo i pasti o altro;

È utile in questo caso approfondire chiedendosi se ci sia una corrispondenza temporale tra i periodi di "attività" (o di mancanza di corretto funzionamento) delle strutture organiche e la comparsa del dolore.


5) riscontro di una forte fase di difficoltà psicologica (soprattutto se prolungata o ripetuta). Tra le maggiori cause di dorsalgia e di sofferenza cervicale ci sono infatti:

  • stress;

  • stati d'ansia;

  • problematiche emotive;


valutazione colonna

Valutazione e test manuali:

Qualora ci siano una o più tra le situazioni elencate in precedenza e quindi si posso ipotizzare un'influenza negativa del contesto viscerale sullo stato di benessere del paziente, l'Osteopata esegue una serie di manovre palpatorie a livello vertebrale e sulle zone di torace ed addome alla ricerca di segni specifici.


La valutazione manuale deve infatti essere coerente con l'ipotesi iniziale per dare indicazioni affidabili su come procedere in seguito!


Per conoscere le modalità generali e gli obiettivi del trattamento viscerale riprendi l'articolo citato inizialmente.



Con questo contenuto si conclude la mia personale panoramica sulla colonna dorsale!


Se ti sei interessata/o a questo tema, ti consiglio di dare un'occhiata anche a:


Troverai le risposte a domande come:

  • qual è il funzionamento generale della colonna?

  • ci sono conseguenze per una mobilità ridotta di una sua parte?

  • quali abitudini o stimoli quotidiani possono esserne all'origine di una rigidità?



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