ATTEGGIAMENTO CIFOTICO e SUPPORTI CORRETTIVI: che cosa è importante sapere.
- alessiofacchini198
- 25 giu 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 3 mar 2024
Sempre più spesso su internet o in televisione vengono pubblicizzati prodotti che promettono di correggere la postura e di raddrizzare la schiena.
Ma funzionano veramente? Ne parlo in questo articolo.
Introduzione:
Il termine cifosi si indica la curvatura della parte alta della colonna vertebrale (che in senso antero-posteriore presenta concavità anteriore). La sua presenza entro un certo grado è normale e fisiologica.
Solo nel caso in cui tale curva sia eccessiva e si crei quindi quella che solitamente è definita "gobba", la postura viene classificata in modo negativo come cifotica.
Tale condizione è sempre più comune ed in parte legata allo stile di vita odierno.
Spesso però ci si interessa a questo aspetto solo per motivi estetici, senza considerare che è un fattore negativo anche per il benessere fisico.
L'atteggiamento cifotico può infatti predisporre a fenomeni come:
rigidità dorsale;
alterazione delle curvature naturali della colonna;
indebolimento della muscolatura;
tensione muscolare e dolore;
Nel caso in cui tu voglia avere una visione più completa su questa tematica, ti consiglio di leggere "Cause meccaniche del dorso rigido" che troverai tra i contenuti correlati in fondo alla pagina o cliccando qui.
L'argomento che vorrei approfondire ora è però quello dei supporti correttivi.
Ma andiamo con ordine!

Recentemente la quantità e la tipologia di prodotti che possono essere applicati sopra o sotto i vestiti per correggere passivamente la posizione di collo, spalle e schiena si è moltiplicata. Ti sarà quindi capitato di vedere una pubblicità con immagini simili a quella precedente.
La promessa implicitamente data è che, dopo un periodo di utilizzo continuo del prodotto e senza fare nient'altro, il risultato raggiunto sarà come nella parte a destra.
Ma è davvero così semplice?!
Riflessioni iniziali e punti di partenza:
Raramente le condizioni fisiche negative si creano da un giorno all'altro, ma più spesso sono il risultato di abitudini sbagliate. Il nostro corpo infatti non sa distinguere tra ciò che è buono o cattivo, semplicemente si adatta agli stimoli che riceve (soprattutto quelli più frequenti o prolungati).
Quando una persona prende in considerazione l'idea di usare un supporto correttivo evidentemente ritiene di avere la schiena costantemente "curva" e di non riuscire a tenere la testa e le spalle dritte ed in posizione corretta.
Quasi sempre queste caratteristiche si traducono clinicamente in due aspetti:
importante debolezza della muscolatura posteriore;
accorciamento dei muscoli del lato anteriore di collo e spalle;

Supporti passivi:
Nella condizione descritta in precedenza la prospettiva di indossare "qualcosa" che possa raddrizzare la schiena e mantenerla definitivamente nella posizione corretta, è appetibile.
Indossando i supporti correttivi in effetti è possibile sentirsi a proprio agio ed avere la sensazione di avere trovato la soluzione.
Purtroppo però la correzione sta avvenendo solo in modo passivo. La muscolatura non viene coinvolta o rieducata e quindi, una volta rimosso il supporto esterno, non è capace di mantenere la posizione precedentemente raggiunta.
Le capacità posturali del corpo molto probabilmente non saranno modificate e potrebbero anche peggiorare con un utilizzo prolungato.
Per un periodo viene infatti ulteriormente ridotta per i muscoli l'abitudine al lavoro di sostegno del corpo e quindi, realisticamente parlando, per quale motivo ci si aspetta che dopo debbano ricominciare a farlo meglio di prima?!

Correzione attiva:
Per migliorare realmente la propria postura cifotica è necessario impegnarsi attivamente ed investire una parte del proprio tempo per raggiungere diversi obiettivi:
rinforzo dei muscoli delle scapole e della schiena;
allungamento dei muscoli del petto, della parte anteriore del collo e delle spalle;
miglioramento della mobilità della colonna vertebrale;
Gli esercizi attivi, anche se richiedono un percorso graduale ed una certa costanza, sono la sola cosa che offra una concreta possibilità di migliorare o correggere una postura sbagliata!

Un uso sensato dei supporti passivi:
Nulla è da demonizzare in assoluto ed esistono categorie specifiche di persone per le quali un utilizzo iniziale e ben gestito di questi ausili potrebbe risultare utile (a condizione che sia associato ad esercizi attivi).
La prescrizione del Medico specialista e la valutazione del Fisioterapista sono però da tenere sempre in considerazione. L'autogestione ed il "fai da te" potrebbero non dare i risultati sperati.
È infatti utile avere indicazioni specifiche e personalizzate riguardo:
le tempistiche di utilizzo;
con quali modalità ed il quali contesti sia corretto farne uso;
la programmazione di esercizi da svolgere in parallelo;
Se invece vuoi farmi ulteriori domande non esitare a contattarmi con il modulo qua sotto!
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